Esercitazione online n.3 – 2015

Cari ragazzi,

in vista dell’esame, vi consiglio di esercitarvi quanto più potete con le immagini di istologia presenti nelle lezioni di ricapitolazione su drive, inclusa l’ultima presentazione (https://drive.google.com/open?id=0B2ojF8lFT5gyTVJJcUR4MzhLMXc&authuser=1).

Rimaniamo a vostra disposizione per ogni richiesta di chiarimento (sia di istologia che di embriologia): basta inserire un commento firmato sotto l’apposito post (https://istologiasun.wordpress.com/2015/04/07/q-a-2015/).

A presto e buono studio!

ppvit

Questa voce è stata pubblicata in Istologia. Contrassegna il permalink.

14 risposte a Esercitazione online n.3 – 2015

  1. Giò Carandente ha detto:

    Salve, ripetendo l’emopoiesi, mi sono imbattuta in una frase: le cellule staminali emopoietiche (CSE) sono cellule totipotenti. Pensando all’ultima lezione in cui si è discusso delle staminali, affermammo che l’unica cellula staminale totipotente era lo zigote e lo stadio sino a 4 blastomeri, perchè in grado di dare origine a tutti i tessuti sia embrionali che extraembrionali. Il punto è che la cellula staminale emopoietica poichè può dare origine alle cellule del sangue non mi sembra né totipotente né pluripotente (tutte le cellule dell’organismo) ma piuttosto multipotente ossia in grado di dare origine a più citotipi.
    In sostanza la domanda è: possibile che CSE sia totipotente?

  2. Sasa9393 ha detto:

    Salve , le scrivo per capire se ciò che ho appreso dal libro di testo è esatto, rigirardo il processo di formazione del cranio.
    Distinguiamo il Neurocranio e splancnocranio
    Neurocranio lo possiamo suddividere in base ( condrocranio) e volta .
    Condrocranio:
    -Cartilagine paracordale( essa si forma dal mesoderma parassiale), si forma per ossificazione endocondrale la base dell’occipitale;
    -Cartilagine ipofisaria e precordiale (originano della creste neurali) insieme alle cellule che provengono dai somitomeri ,si forma invece il corpo delle sfenoide , ali dello sfenoide, osso etmoide , osso periotico dell’ orecchio .
    La Volta invece è costituita da:
    -Osso frontale che deriva dalle create neurali;
    -Parietale e squama del occipitale e parte del temporale derivano dal mesoderma parassiale ;
    -processo stiloideo e squama del temporale dal mesenchima delle creste neurali del 1 e 2 arco branchiale
    Splacnocranio invece deriva interamente interamente dagli archi branchiali quindi dalle creste neurali
    Grazie in anticipo !

  3. Vittorio Tancredi ha detto:

    Buona sera, volevo porre alcune domande e dubbi che mi sono sorte studiando
    1) All’inizio avevo dubbi sulla calcificazione, ma dopo aver letto i commenti sul blog la faccenda mi è abbastanza chiara. La cosa che mi lascia perplesso è che sul Monesi ( 6° edizione) è scritto che l’osteocalcina “sicuramente” non svolge alcuna funzione nella calcificazione della matrice ossea…faccio meglio ad ignorare le parole del libro? Inoltre sul testo è riportato che l’annessina V è un canale per il calcio, mentre sul blog leggo che lega il collagene della matrice ( che poi questo spiega anche il nome annessina) e non funziona da trasportatore di Ca2+
    2) Sul testo di embriologia ( De Felici) è riportato che le meningi ( tutte e 3) che rivestono il prosencefalo derivano dalle cellule neurale, mentre quelle che rivestono il resto dell’encefalo derivano dal mesoderma laterale somatico. Sulle slides del Prof.Papaccio è riportato che le cellule della cresta neurale danno origine alla pia madre e aracnoide, mentre non viene nominata l’origine della dura madre tale da intendere che abbiano un’altra origine ( che poi questa è la versione riportata dal Carinci che però a detta del Prof. è spesso impreciso trattandosi di un testo molto vecchio). Come stanno in realtà le cose (sempre se c’è una risposta univoca)?
    3) Non mi è ben chiaro la funzione delle venule ad alto endotelio nel Timo, ho pensato che, dato lo spessore maggiore del vado, servano ad impedire l’entrata in circolo dei linfociti T prima del termine della loro maturazione, ma non sono molto sicuro
    4) Questo penso sia più una curiosità. A lezione mi sembra di ricordare che Lei stesso disse che era possibile vivere senza Tiroide ( o senza cellule C?) ma era impossibile vivere senza Paratiroidi. Come mai? Suppongo perchè nell’organismo non ci sia altro che possa svolgere lo stesso ruolo delle Paratiroidi ( mentre della Tiroide sì), ma altro non saprei dire..mi dispiace di non ricordare la risposta fornita a lezione
    Grazie in anticipo!

    • ppvit ha detto:

      Rispondo qui, anche se rinnovo l’invito a scrivere le successive domande sotto al post apposito, così da renderle facilmente rintracciabili da tutti.
      1) l’annessina V è sí un canale per il calcio, ma serve anche a localizzare le vescicole della matrice sulle fibre di collagene.
      2) riguardo le meningi, credo che in questo caso l’informazione più accurata sia quella del Carinci. Se è pur vero che il mesoderma laterale partecipa alla formazione delle meningi (soprattutto della dura), non si può escludere in assoluto l’importanza delle cellule della cresta neurale.
      3)Nel timo non ci sono le HEV, che sono caratteristiche degli organi linfoidi II (in quanto permettono esclusivamente il transito ai linfociti T naïve o attivati, che hanno già completato la fase di maturazione antigene-indipendente nel timo)
      4) È impossibile vivere senza tiroide e senza paratiroidi, ma si vive benissimo senza cellule C. Nel caso specifico, mi riferivo all’ipotetico paziente tiroidectomizzato (a cui è stata asportata la tiroide): questo paziente dovrá assumere tiroxina per tutto il resto della vita, mentre non dovrà assumere calcitonina, in quanto l’omeostasi calcica può essere mantenuta anche solo dalle paratiroidi…sempre ammesso che queste ultime non siano state rimosse inavvertitamente insieme alla tiroide (complicanza non frequente ma temibile). Non c’è alcuna ghiandola (ad oggi nota) in grado di rimpiazzare la tiroide, che costituisce la ghiandola endocrina più pesante del nostro organismo con i suoi 20-40 grammi circa.

  4. Buonasera,volevo porle una domanda :
    a lezione è stato detto che l’unica cellula staminale totipotente era lo zigote e lo stadio fino a 4 blastomeri. Sul “Carinci” dice che “nei mammiferi la totipotenza del germe viene persa allo stadio di 8 blastomeri”. La totipotenza,dunque,si perde allo stadio di 4 o 8 blastomeri?
    Grazie mille in anticipo.

    • ppvit ha detto:

      A lezione è stato detto che la totipotenza viene mantenuta fino allo stadio di 2-4 blastomeri ed è stato messo in dubbio che potesse andare oltre. A questo proposito, consiglio la lettura di questo articolo: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3991987/
      Interessante anche l’introduzione (non ancora comune nel mondo accademico) del termine “plenipotency”. Buona lettura!
      NB: il Carinci è -ahimè- un testo ormai datato (risale agli anni ’90), ancora discreto per la parte morfologica, ma poco attendibile per informazioni di questo tipo.

  5. Grazie mille,anche per l’articolo,lo leggerò con piacere 🙂

  6. Buonasera,
    rivedendo l’osso mi sorge un dubbio.. Metafisi e cartilagine di coniugazione (disco epifisario) sono un’unica struttura situata tra epifisi e diafisi e che provvede all’accrescimento in lunghezza dell’osso lungo o sono strutture diverse? qual è la differenza tra i due?
    in attesa di una risposta le auguro una buona giornata. Grazie in anticipo 🙂

  7. Luciana Pace ha detto:

    Buona sera,
    confrontando due libri di istologia mi sono imbattuta in una problema: alcuni testi considerano separatamente le ghiandole acinose composte (es pancreas), dalle alveolari composte (es prostata), dalle otricolari (es mammella), mentre nel Monesi unifica queste tre categorie in un’unica sola (chiamandole ghiandole acinose o alveolari composte, di cui fanno parte anche le otricolari). Quale è di queste due informazioni è vera?
    Inoltre mi saprebbe dire su un vetrino come faccio a distinguere acinosa composta da otricolare composta? Grazie in anticipo!!

    • ppvit ha detto:

      Acinare, alveolare ed otricolare sono 3 modi di definire adenomeri dalle dimensioni progressivamente maggiori rispetto soprattutto al lume. Questa differenziazione, però, è esclusivamente utilizzata dagli autori italiani, non trovando riscontro nei testi stranieri (per gli anglosassoni i termini”acinar” e “alveolar” sono sinonimi). In pratica non esiste una versione “corretta” di vedere la questione, ma solo una più precisa. Nella fattispecie, per riconoscere le ghiandole acinose dalle alveolari dalle otricolari è sufficiente notare le differenze nei lumi degli adenomeri: puntiformi/invisibili per le acinose, ben apprezzabili per le alveolari, enormi per le otricolari.
      Spero di essere stato chiaro.
      Buona serata

  8. Luciana Pace ha detto:

    Chiarissimo, la ringrazio!!

Scrivi un commento o una domanda